Scritte NO TAV in Claudia Augusta a Quarto

Pubblichiamo il testo integrale della delibera dal titolo Progetto preliminare nuova linea AV/AC Venezia-Trieste. Atto d’indirizzo, portata all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 19 luglio 2011.

La delibera è stata votata all’unanimità dal consiglio anche grazie alla disponibilità dimostrata dalla maggioranza rispetto alle proposte di integrazione avanzate dai gruppi di minoranza, che troviamo quindi ora comprese nel testo originale.

Ricordiamo che durante il consiglio comunale immediatamente precedente (30 giugno 2011) il gruppo consigliare “per quarto” aveva sollecitato la maggioranza a prendere una nuova e più forte posizione rispetto al tema TAV, soprattutto a seguito di quanto successo in quei giorni in Val di Susa, depositando un’interrogazione pubblicata successivamente su questo sito col titolo  Solidarietà verso i cittadini della Val di Susa.

Speriamo che quanto fatto  dal Consiglio comunale del nostro paese venga preso presto ad esempio dagli altri comuni interessati più o meno direttamente dal progetto, andando oltre gli interessi di partiti e lobbies economiche e puntando a fare fronte comune contro un progetto privo di amore per il nostro territorio e per chi ci vive, rilanciando al contempo progetti davvero utili e sostenibili (sotto il profilo ambientale, paesaggistico e finanziario).

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IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che si è appreso dalla stampa in data 4 luglio 2011 della nomina da parte del Governo del Commissario Straordinario per la TAV Venezia-Trieste nella persona dell’arch. Bortolo Mainardi, intende ribadire la già nota posizione dell’amministrazione altinate, formalmente espressa con delibera del Consiglio comunale n.1 del 10/02/2011 “Determinazioni in merito al tracciato della nuova linea ferroviaria AV/AC Venezia-Trieste”, di contrarietà alla realizzazione del progetto preliminare di AV/AC Venezia — Trieste presentato da Italferr S.p.A. A tal scopo, con votazione unanime, espressa in modo palese per alzata di mano, manifesta il seguente atto di indirizzo:

Evidenziato che:

  • per l’opera in questione, che presenta costi elevatissimi, non risulta disponibile una valutazione oggettiva della effettività utilità (né in termini di flusso passeggeri né in termini di trasporto merci) né della sostenibilità economica nel breve-medio-lungo periodo;
  • tale opera avrebbe un impatto devastante sull’intero ecosistema ed in particolare sul nostro territorio comunale, dove verrebbero realizzati grandi interventi in assoluto spregio per i vincoli e le norme di tutela ambientale, paesaggistica e archeologica;
  • la Presidente della Provincia di venezia, Francesca Zaccariotto, ha inviato al Governatore del Veneto Luca Zaia, anche per conto di quasi tutti i Comuni del veneto orientale interessati dal tracciato della TAV/TAC, una richiesta di sospensione dell’iter procedurale di approvazione del progetto per l’assoluta contrarietà l tracciato proposto e per richiedere l’apertura di un tavolo di confronto, prima di dar corso a qualsiasi decisione;
  • che il Ministero dell’Ambiente ha bloccato l’iter di valutazione del progetto della TAV/TAC in quanto non risultano rispettate allo stato attuale le indicazioni della Commissione Europea e del Ministero stesso che qui si evidenziano.” …la rete europea ad alta velocità deve garantire che la sua realizzazione non pregiudichi la necessaria qualità del servizio pubblico in particolare facendo in modo che non vada a scapito delle linee secondarie che devono continuare a consentire un buon servizio del territorio e deve rispettare scrupolosamente le zone naturali e sensibili e dei siti in cui si trovano monumenti storici, culturali o artistici, scegliendo di percorrere corridoi in cui già si registrino notevoli flussi di trasporti ed infine deve sollecitare il riassetto delle vie ferroviarie esistenti evitando di creare nuovi corridoi di disturbo in siti intatti;

Preso atto che:

  • l’infrastruttura progettata attraversa una zona di enorme interesse storico e naturalistico dove l’opera dell’uomo e la natura si fondono mirabilmente creando un unicum ambientale e paesaggistico di altissimo interesse;
  • il vincolo archeologico deriva dalla presenza degli antichi tracciati delle strade romane via Annia e via Claudia Augusta proveniente quest’ultima da Altino;
  • che il vincolo idraulico nasce dal fatto che molte delle aree interessate dal tracciato sono al di sotto del livello del medio mare, soggette a svuotamento meccanico, essendo aree di bonifica e soggette altresì a fenomeni di subsidenza;
  • da un punto di vista prettamente turistico-ambientale una tale opera che attraversa il nostro territorio denoterebbe scarsa attenzione nei confronti dello stesso con conseguente discredito da parte dei turisti che sempre più apprezzano il nostro territorio fortemente vocato al turismo culturale, ambientale e ciclabile.

Ribadisce:

  • di non ritenere accettabili né il progetto preliminare presentato, né le ventilate modifiche di tracciato, ribadendo nel contempo la necessità di un potenziamento della linea ferroviaria Venezia/Trieste già esistente, con investimenti mirati al trasporto merci, all’ammodernamento, alla velocizzazione e funzionalità del trasporto pubblico, dando così finalmente un servizio adeguato alle decine di migliaia di pendolari che quotidianamente usano il treno;
  • la necessità che vengano ripristinate dal Governo e dalla Regione le risorse per il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, risorse previste nell’ammontare di 140 milioni di euro, di cui oggi mancano 80 milioni di euro a causa dell’azzeramento da parte del Governo Berlusconi del contributo decennale di 10 milioni annui stanziato dal Governo Prodi con la Finanziaria 2008;Richiede che, su opere di così grande rilievo per il futuro stesso delle Comunità locali, si realizzi un costante e costruttivo confronto con le popolazioni e le Amministrazioni Locali per il raggiungimento di soluzioni condivise che rispondano all’unico criterio del Bene Comune;
  • l’assoluta rilevanza del progetto di adeguamento della linea esistente che da solo può dare concreto impulso all’economia del territorio anche in termini turistici, in quanto prevede 11 fermate dei treni nei luoghi di attrazione a differenza della TAV che nessun beneficio comporterebbe per i territori attraversati;
  • l’assoluta necessità che su opere di così ampia rilevanza economica e ambientale si attuino tutte le idonee iniziative di coinvolgimento delle amministrazioni e delle comunità locali interessate;
  • in relazione ai noti fatti della Val di Susa, l’assoluta contrarietà a che si risolvano i problemi con l’uso della violenza da qualsiasi parte essa provenga; evidenzia come l’apertura di un cantiere destinato ad un opera pubblica che dovrebbe essere rivolta al bene comune ma che inizia con uno spiegamento di forze dell’ordine, non sia un risultato auspicabile per nessuno.

Rileva come, in coerenza con i punti di cui sopra, debbano essere ascoltate le istanze della popolazione del territorio della Val di Susa, che pacificamente esprimono le loro posizioni circa la contrarietà dell’opera e auspica che sia permesso ai cittadini e alle Amministrazioni locali della Val di Susa e di ogni altro territorio interessato da opere di forte impatto, la possibilità di poter esperire democraticamente la propria contrarietà all’opera.

CHIEDE

al Commissario straordinario del Governo per la TAV Venezia Trieste, arch. Bortolo Mainardi, di istituire un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti delle amministrazioni locali dei territori coinvolti nel progetto.

Si impegna ad operare, per quanto di propria competenza, in stretto rapporto con le altre Amministrazioni Comunali interessate e con le cittadine e i cittadini che riterranno utile contribuire, con occasioni di approfondimento e dibattito, all’iniziativa per una alternativa ai progetti AV/AC, impegnandosi a difendere queste posizioni anche nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali.