Prima pagina della manovra elaborata da "per quarto"

La manovra di bilancio portata in consiglio il 4 agosto 2011 ci dà modo di iniziare quell’operazione di “avvicinamento” del bilancio comunale ai cittadini che avevamo messo ai primi posti tra le cose da fare se eletti.

Nell’articolo L’eredità (prima parte) potete trovare le considerazioni politiche del gruppo “per quarto” sulla manovra in questione; in questo articolo invece andremo ad analizzarla e a renderla il più possibile “accessibile” anche ai non addetti ai lavori, nonostante già un primo passo sia stato fatto dalla nuova amministrazione rispetto alla precedente, fornendo ai consiglieri un documento già di per sé abbastanza “parlante”.

Come prima cosa, vi invitiamo a scaricare la nostra elaborazione Manovra di bilancio Agosto 2011 – Comune di Quarto d’Altino con le voci accorpate per affinità (ad es. voci in entrata e uscita legate alle opere pubbliche; voci in entrata relative ai trasferimenti statali e regionali etc.) o per tipologia di “influenza” sul bilancio (minori e maggiori entrate, minori e maggiore uscite, voci in pareggio), rispetto al documento originale.

Le prime 8 voci (verde chiaro) evidenziano come le “minori entrate” di bilancio in termini di “Proventi per cessione alloggi di proprietà comunale” e di “Proventi derivanti dalle cessioni edilizie e dalle sanzioni previste dalla disciplina urbanistica” (in altre parole oneri di urbanizzazione e affini), rispetto a quanto ipotizzato (o meglio, azzardato…) dalla precedente amministrazione, sommate ad un mancato “Contributo regionale” di 450mila euro, hanno obbligato l’attuale amministrazione a togliere dalla programmazione due opere pubbliche: l’ampliamento della scuola elementare del capoluogo e la pista ciclabile lungo il Siloncello (tra Altino e Trepalade). La prima, secondo il Piano triennale delle opere pubbliche, doveva essere finanziata per metà dalla Regione Veneto (i 450mila euro di cui sopra, tolti dalle entrate non tanto perché la Regione non li possa mettere, ma perché manca la parte spettante al Comune), per metà dal comune (237mila euro da oneri + 263 da alienazioni); la seconda da realizzarsi come concambio nell’ambito del Piano di Recupero della “Conca” di Portegrandi (non decollando quello, non parte nemmeno questa, come succederà per altre opere). I 100mila euro che “avanzano” da questo mega taglio alle opere pubbliche verranno utilizzati per iniziare ad adeguare il “blocchetto” ex-Ater in piazza San Michele, che non sarà più destinato a nuova sede della biblioteca (come sbandierato negli ultimi due anni dalla giunta Marcassa, e come sostenuto in campagna elettorale anche dall’attuale maggioranza) ma andrà ad ospitare gli uffici del comune, secondo un piano di riorganizzazione logistica del municipio che vedrà la vecchia sede municipale destinata non più a uffici pubblici ma a sede delle associazioni. Una recente perizia dei Vigili del Fuoco ha infatti decretato la non adeguatezza, in termini di sicurezza, del nuovo edificio in piazza San Michele ad ospitare una biblioteca, con buona pace di chi da anni (almeno dal 2003) ha gettato fumo sugli occhi agli altinati vendendolo come la soluzione alla vita culturale del paese. Durante il consiglio comunale l’assessore al bilancio Sartoretto ha precisato che prima di “tagliare” dal bilancio l’ampliamento della scuola elementare è stato fatta una proiezione dei flussi scolastici nei prossimi 5 anni, la quale ha dato come risultato che il saldo annuale tra studenti che “finiscono” la quinta e studenti che “iniziano” la prima si manterrà negativo per almeno 4 anni.

Le due voci in verde scuro indicano che è stato confermato un contributo regionale per la realizzazione del sottopassaggio ferroviario a Le Crete, probabilmente a seguito di un incontro con l’assessore regionale alla mobilità Chisso di cui il sindaco ha dato recentemente comunicazione in consiglio comunale.

Lasciamo i tagli alle opere pubbliche (che hanno costituito il motivo principale e più scottante della manovra, altro che ripristino dei tagli alle famiglie per asili e scuole…) per passare alle voci di entrata e uscita per la gestione corrente della macchina comunale e della vita del paese.

Le prime 7 voci evidenziate in giallo chiaro a prima vista possono spaventare, vista la mole delle cifre. In realtà si tratta semplicemente di un riassetto delle voci di entrata legate ai trasferimenti statali a seguito della nuova legge sul federalismo fiscale. In pratica, le minori entrate (segno – colonna entrate) relative a contributi statali, per un totale di 1.080.000 euro, sono compensate dalle voci “Compartecipazione IVA” e “Fondo sperimentale di riequilibrio”, non però per l’intera somma, ma per 1.025.000 euro, con una differenza quindi di circa -55mila euro. A questa cifra va sommato un taglio dei contributi regionali alla gestione dell’asilo nido di 10mila euro, e altri circa 10mila euro di origine “finanziaria”, legati cioè a interessi bancari. In totale, circa 74mila euro in meno di entrate, di cui 65mila solo di trasferimenti statali e regionali.

A bilanciare le “minori entrate” abbiamo 81mila euro di “maggiori entrate” (voci in arancione) dove spiccano i 35mila euro di “Recupero I.C.I. anni precedenti”, indicativo della capacità tecnica degli uffici (ove ci fosse la volontà politica) di collaborare con l’Agenzia delle Entrate sul fronte della lotta all’evasione fiscale, in un’ottica di ripristino della legalità nonché di approvvigionamento di risorse economiche (33% sulle cifre recuperate). Per il resto si tratta per lo più di piccole cifre di assestamento (a parte l’importante “Contributo gestione rete gas” di 20mila euro) legate a tributi comunali di vario tipo.

Il saldo in entrata è quindi positivo: +7mila euro.

Sul fronte delle uscite, le voci in azzurro chiaro evidenziano le “maggiori uscite”, quindi le spese “in più” che il Comune ha affrontato o dovrà affrontare entro dicembre 2011. Al primo posto troviamo i 6mila euro di contributo alle scuole materne parrocchiali (Quarto e Portegrandi), che erano stati tagliati nel precedente bilancio e che vanno quindi a ripristinare il contributo “storico”. Al secondo posto un +30mila euro di spesa per l’illuminazione pubblica: una cifra non indifferente, che va però a correggere un taglio assolutamente poco realistico (da 150 a 100mila euro) operato dalla precedente amministrazione nel tentativo, probabilmente, di far quadrare i conti. L’aumento della spesa per le indennità a sindaco e assessori è stato giustificato in consiglio in quanto correzione del “tiro” rispetto a quanto ipotizzato dalla precedente amministrazione, in relazione al fatto che i tagli ai costi della politica (diminuzione di consiglieri e assessori) previsti a partire dal 2011 non erano ancora ben definibili in fase di stesura del bilancio. L’assessore ha sottolineato che le indennità a sindaco e assessori sono rimaste quelle successive al decurtamento del 10% operato dalla della giunta Marcassa a tre mesi dalla fine del mandato (vedi articolo Nuova Venezia del 5/2/2011).  I maggiori contributi per la cultura e gli interventi sociali in realtà vengono controbilanciati (anche se con qualche taglio) dalle minori uscite in tema di “Spese per manifestazioni culturali” e “Spese per realizzazione centri estivi per i minori”, evidenziando la preferenza da parte dell’amministrazione ad affidare incarichi alle associazioni del paese a fronte di contributo invece di affidarli direttamente  a ditte esterne (famoso il caso dei centri estivi per due anni affidati a una cooperativa di Varese, per tornare quest’anno ad essere affidati alla Polisportiva Annia in collaborazione con altre associazioni del paese). Infine, le numerose voci “Trattamento economico accessorio” altro non sono che la distribuzione nei diversi uffici comunali dei 10mila euro del “Fondo rotazione spese tecniche legge 109/94” che si trova qualche voce più sotto, tra le “minori uscite”. In totale, poco meno di 82mila euro di “maggiori uscite”.

Tra le “minori uscite” (o “minori spese”) spiccano i quasi 30mila euro di “Spese di riscaldamento”, che non presuppone una qualche politica (comunque auspicabile…) di risparmio energetico o di razionalizzazione della spesa, ma – come ha spiegato l’assessore Sartoretto – visto che la “bolletta del gas” è frazionata in tre rate, due delle quali ricadono nell’esercizio 2012, quelle due rate sono state semplicemente tolte dal bilancio 2011, per ritrovarcele nel bilancio 2012. Altra voce interessante, i -18mila euro di “Oneri fiscali contratto leasing finanziario”: il leasing è quello da quasi oltre 1,5 milioni di euro acceso dall’amministrazione Marcassa per comprare “a tutti i costi” il “blocchetto” ex-Ater in piazza San Michele. Una buona notizia, se così si possono definire 18mila euro in meno su una spesa folle, che avrà ripercussioni sul bilancio del comune per i prossimi 20 anni. Positivo anche il fatto che si sia andati a limitare (anche se di poco) l’approvvigionamento di denaro dal “Fondo di riserva”, il quale di solito dovrebbe servire per far quadrare “i centesimi” e non “le migliaia”… In totale, circa 75mila euro di “minori uscite”.

Il saldo  in uscita è negativo, e nello specifico – ma non poteva essere diversamente.. – di -7mila euro.

P.S. Ovviamente la manovra contiene solamente le voci del bilancio “modificate”. Quelle rimaste invariate (i costi del personale e poco più, visto che la manovra è stata fatta su circa i 2/3 del bilancio totale…) non sono state inserite.