Il gruppo “per quarto” si dissocia dallo scempio per il “bene comune” che si è verificato ieri, 1 giugno, con il taglio di ulteriori 4 tigli “storici” in piazza San Michele (due erano stati tagliati al momento dell’inaugurazione della piazza nel 2010).

Un atto di criminalità ambientale e paesaggistica, compiuto in tutta fretta e senza preavviso forse per poter celebrare in modo ancor più “solenne” la festa della Repubblica, ma che rappresenta un triste preludio alla «demolizione dello spazio a verde e la realizzazione di pavimentazione in porfido che rappresenti un continuum con la piazza realizzata dall’ATER e il sagrato della chiesa» prevista nell’ambito del recupero della piazza di fronte al municipio (vedi articolo Grandi opere… al centro).

AGGIORNAMENTO (4/6/2012): aggiungiamo alcune foto con le misure dei diametri dei tronchi, e altre relative alla fresatura dei ceppi avvenuta questa mattina. Ricordiamo che è proprio di questi giorni la notizia che a Roma – come già avvenuto in altri comuni italiani – è entrato in vigore un regolamento che  vieta a tutti – privati compresi – l’abbattimento di alberi la cui circonferenza del tronco supera i 70 cm (fonte Ansa). Nel “nostro” caso i diametri andavano dai 48 ai 68 cm, ma si trattava comunque di alberi sanissimi, nonostante la loro veneranda età, e assolutamente non pericolosi o pericolanti.