Pubblichiamo la lettera aperta inviata il 31 dicembre 2014 dal gruppo “per quarto” a Regione, Soprintendenza e Comune relativamente all’inaugurazione della nuova sede museale di Altino.
LETTERA APERTA
del Movimento Civico e Gruppo Consiliare “per quarto”
Alla cortese attenzione
Sovrintendente per i Beni Archeologici del Veneto Vincenzo Tinè
Direttore Regionale per i Beni Culturali del Veneto Ugo Soragni
Sindaco di Quarto d’Altino Silvia Conte
Governatore del Veneto Luca Zaia
Museo Archeologico Nazionale di Altino – Inaugurazione nuova sede
Noi cittadini – per residenza, lavoro, affetto, impegno – di Quarto d’Altino oramai da alcuni anni ci stiamo interrogando sulle ragioni che hanno relegato il nostro Museo di Altino a mera esposizione “statica” di reperti, peraltro assolutamente di elevato pregio storico, negando al sito quel ruolo di primo piano che meriterebbe. Tale infatti è la condizione attuale dell’area archeologica altinate, scarsamente frequentata dal pubblico, sia locale che legato a qualsivoglia flusso turistico, ed in qualunque stagione dell’anni.
Nonostante ogni occasione sia buona per ricordare che è uno dei siti di maggior interesse archeologico del Veneto – e la presenza di numerosi ricercatori e studiosi, chiamati a raccolta in occasione del 12 dicembre scorso, ce lo ha confermato per l’ennesima volta – tuttavia a nostro avviso il museo non sta ricevendo la giusta attenzione che si merita; attenzione che dovrebbe tradursi in una adeguata valorizzazione sotto forma di una sua diffusa conoscenza presso il pubblico, ma ancor prima di un “piano culturale” di ampio respiro che lo renda vivo e attrattivo.
Ci hanno messo in grande imbarazzo le parole pronunciate in apertura di comizio dal Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, quando riferendosi alla conduzione dell’intero progetto, ha enfatizzato le modalità con cui è stato realizzato, richiamandosi a modelli di efficienza e di economicità senza pari e quindi affermando il grande successo ottenuto. Così facendo si è creduto di poter sviare l’attenzione del pubblico presente rispetto alle considerazioni suesposte, evitando palesemente di porre l’accento sul vero tema che tutti noi ci aspettavamo di sentire e cioè:
quale destino è stato immaginato e pianificato per il nostro straordinario Museo a trent’anni dall’acquisizione degli immobili destinati alla nuova sede, quale progettualità è stata elaborata al fine di promuovere l’area museale di Altino per il suo effettivo valore e renderla facilmente fruibile.
Non è la propaganda di settore a cui siamo interessati, bensì quello che gli studiosi hanno da raccontarci attraverso l’appassionata lettura delle testimonianze lasciate in questi luoghi dalle passate popolazioni.
Riteniamo che oggi, finalmente, Altinum – il più importante porto sull’Adriatico di epoca pre-romana, la via di primordiali commerci, la fucina degli artigianati delle lavorazioni dei metalli e del vetro, la “prima Venezia” – e il suo Museo si meritino di diventare non un’illusoria “macchina da soldi” o una Disneyland dell’archeologia, ma da un lato un volano sano e sostenibile dell’economia del nostro territorio, dall’altro un modello di divulgazione e promozione culturale accessibile attraverso percorsi di sviluppo “sostenibili” e “rispettosi” delle peculiarità del luogo, con un occhio di riguardo verso l’avvicinamento delle giovani generazioni, futuri custodi del patrimonio e dei loro territori.
Auspichiamo quindi il coinvolgimento delle Istituzioni locali, per l’individuazione di quegli interventi strutturali a sostegno anche della cittadinanza residente (dal completamento dei percorsi pedonali, all’istituzione di un servizio navetta da e per la stazione ferroviaria, all’ingresso libero e gratuito per i residenti), delle numerose associazioni attive sul territorio (in un’ottica di “museo aperto”) e delle istituzioni scolastiche, a partire dall’università, che in Altino potrebbe vedere il luogo ideale per la nascita di un campus/laboratorio permanente di archeologia e storia antica, con conseguente possibilità di coinvolgere gli studenti, oltre che nell’opera importantissima di scavo, tutela e conservazione, nella realizzazione di progetti di promozione.
Movimento Civico e Gruppo Consiliare “per quarto”
Quarto d’Altino, dicembre 2014
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