Category: TAV

Un aiuto per i NO-TAV della Val di Susa

Ancora pochi giorni per contribuire alla raccolta fondi per far fronte al risarcimento di 215mila euro chiesto da LTF a tre esponenti del movimento NO-TAV della Val di Susa. L’appello del gruppo “per quarto” per dare un aiuto concreto a chi da anni lotta per difendere il proprio territorio in modo pacifico e onesto.

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Il 5 febbraio 2014 il Tribunale civile di Susa ha condannato Alberto Perino (esponente NO-TAV Val di Susa), Loredana Bellone (sindaca di San Didero) e Giorgio Vair (vicesindaco) a pagare a LTF (Lyon Turin Ferroviaire – società costituita da Rete Ferroviaria Italiana e Réseau ferré de France) la cifra di 215mila euro come risarcimento per aver impedito, la notte tra l’11 e il 12 gennaio del 2010, con una manifestazione pacifica, di eseguire dei sondaggi su suolo pubblico per la tratta internazionale del TAV Torino–Lyon.

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Presentazione del libro “Binario morto”

Venerdì 31 gennaio 2014, alle ore 20.45, presso il Centro Servizi di Quarto d’Altino (via Abate Tommaso) il Coordinamento Veneto NoTav presenta il libro “BINARIO MORTO” (ed. Chiarelettere), alla presenza dell’autore Andrea De Benedetti.

Vista l’importanza del tema, segnaliamo l’evento e invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare.
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Una soluzione sostenibile per la linea AV/AC

Pubblichiamo una sintesi della proposta scaturita dal Laboratorio Progettazione del Territorio dello IUAV, presentata in anteprima a Quarto d’Altino dal prof. Carlo Giacomini durante l’incontro con l’ing. Ivan Cicconi di sabato 22 ottobre scorso.

Ringraziamo il prof. Giacomini per averci dato il suo consenso alla pubblicazione di questa sintesi, che il gruppo “per quarto” giudica l’unica proposta sensata sul tema dell’alta velocità che fino ad ora sia stata avanzata.

Tale proposta sarà sicuramente al centro dell’incontro “Alta velocità? Altre priorità!” organizzato dall’associazione di iniziativa politica e culturale e dal gruppo consiliare della lista veneziana “In Comune” che si terrà lunedì 12 dicembre 2011 alle ore 18 nella sala consiliare del Municipio di Mestre [pagina dell’evento].

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A lezione di TAV con Cancelli

Claudio Cancelli è Docente in pensione del Politecnico di Torino, consulente tecnico della Comunità Montana Bassa Valle Susa per l’Alta Velocità, coautore del libro Alta velocità. Valutazione economica, tecnologica e ambientale del progetto (Ed. CUEN-Ecologia).

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Pillole di Alta Velocità
di Claudio Cancelli

I treni A.V. sono treni passeggeri che si spingono al limite della tecnologia ferroviaria pagandone il prezzo relativo: una linea interamente nuova, con modificate caratteristiche geometriche dei binari e con diversa alimentazione, un costo di manutenzione e di ammortamento all’incirca triplicato rispetto a quello delle linee convenzionali. In termini economici, l’investimento può tuttavia risultare conveniente quando un numero sufficientemente alto di passeggeri – tra 30 e 50 mila al giorno – sia disposto a pagare il relativo biglietto. Fatti i conti, risulta che questo è possibile quando si hanno città di qualche milione di abitanti, poste ad una distanza compresa tra 300 e 500 km, e con una pianura in mezzo possibilmente poco abitata. Questo schema permette di capire per quale motivo le linee A.V. siano state costruite in Francia, in Germania e nei Paesi Bassi, e non in Inghilterra, Svezia o in Svizzera, sebbene anche in questi paesi la possibilità di costruirne sia stata presa in considerazione. In Italia, invece, mancano tutte le condizioni favorevoli e si accumulano tutte quelle negative, per le caratteristiche orografiche, la distribuzione e la densità degli abitati, l’urbanizzazione diffusa et cet. e proprio per questi motivi nessun tecnico ferroviario l’aveva proposta, prima che apparisse la società TAV Spa. In Italia ci si era orientati su un criterio diverso per rendere più veloci i collegamenti, ed era stata sviluppata, prima che in altri paesi, la tecnica dei treni ad assetto variabile – i pendolini. Con questi treni si potevano raggiungere velocità attorno ai 200 km/h e ridurre i tempi di percorrenza di circa il 30%, senza dover costruire nuove linee. Che per guadagnare ancora qualche minuto, ci si lanciasse in un investimento dell’ordine dei 100 mila miliardi, sembrava incredibile…

Per quanto riguarda il finanziamento delle opere, nella architettura finanziaria prevista sulla carta, il 40% della cifra veniva messo a disposizione dallo Stato a fondo perduto; il rimanente 60% doveva essere reperito dai privati. Ma nessuno presta cifre di decine e decine di migliaia di miliardi ad una società, la TAV Spa, con capitale di appena 140 miliardi, perché manca qualsiasi garanzia di restituzione. Qui è il colpo di genio: i soldi saranno dei privati, almeno in parte, ma i loro interessi e la loro restituzione saranno garantiti integralmente dallo Stato (dal Tesoro), con solo questa sottigliezza: che il pagamento degli interessi verrà messo a bilancio, ma la restituzione del capitale no, il suo inizio verrà rimandato di una quindicina di anni, in modo da non sforare i parametri di Maastricht. La straordinaria trovata di addossare i costi alle generazioni future, ha aperto di fatto un pozzo senza fondo…

«È accettabile qualunque disastro economico purché le perdite siano addossate all’intera comunità e i guadagni rimangano nelle mani di chi gestisce l’operazione.»

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Incontro con Ivan Cicconi

Nonostante la richiesta del Coordinamento dei Comitati No TAV Friuli Venezia Gulia e Veneto (pubblicata su questo sito il 2 ottobre scorso) non sia stata accolta dall’Amministrazione comunale nei termini auspicati dal Coordinamento stesso – ovvero con un incontro organizzato dall’amministrazione stessa alla presenza dei sindaci dei paesi interessati dall’attraversamento del tracciato della linea AV/AC Venezia-Trieste – l’incontro con l’Ing. Ivan Cicconi (autore del Libro nero dell’Alta Velocità, appena uscito in libreria) si terrà comunque, sabato  22 ottobre, alle 9.45, presso l’ex sala consigliare del municipio di Quarto d’Altino.

L’evento è stato organizzato dal Coordinamento stesso (principalmente nella figura di Marco Simionato, consigliere comunale di minoranza nella scorsa amministrazione e attuale referente del comitato No TAV di Quarto d’Altino), con il supporto e l’aiuto logistico di “per quarto” e la collaborazione della Libreria Marco Polo di Venezia, grazie alla quale sarà possibile acquistare in anteprima il libro.

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a scaricare il volantino informativo distribuito nei giorni scorsi ai pendolari e a iscrivervi all’evento su Facebook.

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TAV: lettera aperta al sindaco e ai consiglieri di Quarto

Pubblichiamo di seguito la “lettera aperta” firmata da alcuni rappresentanti del Coordinamento Comitati No TAV Friuli Venezia Gulia e Veneto, e consegnata al sindaco e ai consiglieri del Comune di Quarto d’Altino con protocollo 15709 del 27/9/2011.

La lettera contiene un’interessante proposta per un’iniziativa di approfondimento sul tema dell’Alta Velocità che giudichiamo imperdibile e che ci auguriamo venga raccolta dall’amministrazione. In caso contrario, ci mettiamo a disposizione del coordinamento affinché l’iniziativa venga comunque realizzata.

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Il NO di Quarto d’Altino alla TAV

Scritte NO TAV in Claudia Augusta a Quarto

Pubblichiamo il testo integrale della delibera dal titolo Progetto preliminare nuova linea AV/AC Venezia-Trieste. Atto d’indirizzo, portata all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 19 luglio 2011.

La delibera è stata votata all’unanimità dal consiglio anche grazie alla disponibilità dimostrata dalla maggioranza rispetto alle proposte di integrazione avanzate dai gruppi di minoranza, che troviamo quindi ora comprese nel testo originale.

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Solidarietà verso i cittadini della Val di Susa

La brutale repressione del movimento NO TAV in Val di Susa operata il 27 giugno scorso, con un vero e proprio blitz militare in grande stile, è semplicemente vergognosa ed indegna di un paese civile e democratico.

E non solo per la ferocia, gratuita ed inaudita, con la quale lo Stato si è accanito su cittadini inermi che esprimevano il loro dissenso, come fanno da vent’anni a questa parte, in maniera assolutamente non violenta; alcune testimonianze di persone e giornalisti presenti a Maddalena di Chiaromonte durante lo sgombero del presidio NO TAV riportano addirittura l’utilizzo da parte delle forze di polizia di lacrimogeni contenenti CS, arma chimica vietata nelle guerre internazionali.

E nemmeno solo perché tale intervento è stato richiesto, invocato, accolto con soddisfazione da quasi tutte le forze politiche rappresentate in parlamento, da Maroni a Fassino, e questo sarebbe già un buon indicatore di quali siano gli interessi in gioco e la “torta” da spartire nella eventuale realizzazione della linea AV.

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