L’han fatta passare per una “boutade”, ma la notizia dell’ipotesi del passaggio del territorio di Quarto d’Altino dall’Ulss 3 Serenissima all’Ulss 4 Veneto Orientale ha messo in allarme buona parte della cittadinanza. La preoccupazione è sia per la maggior distanza e la minor specializzazione dell’ospedale di San Donà rispetto a quello di Mestre, che per tutti i servizi che costituiscono l’ossatura del sistema sanitario territoriale, che dovrebbero essere completamente riorganizzati in applicazione del nuovo assetto.

Durante un incontro organizzato dal PD locale al quale ha partecipato la consigliera regionale De Zottis è stato chiarito che che un tale passaggio può avvenire solo in presenza di un atto formale, ovvero di una Proposta di legge regionale che vada a modificare la recentissima Legge 19/2016, con la quale si è avviato il processo di riorganizzazione del sevizio socio sanitario regionale.

Un’eventuale proposta di legge in tal senso dovrebbe essere sottoposta alla V commissione consiliare per il parere di competenza che, tuttavia, non è vincolante. Quindi, il tempo di approvazione della proposta potrebbe essere anche molto breve, qualora incontrasse il favore della maggioranza in consiglio regionale.

L’atto non c’è, è vero, ma la voce intanto è girata, magari solo per sondare il terreno.

Ma se il terreno non è fertile – cioè se la cittadinanza di Quarto d’Altino non trova benefici effettivi a cambiare Ulss di riferimento – dovrà dirlo, e tenere alte le antenne.

Allo stesso modo ci aspettiamo una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale di Quarto d’Altino, meglio se con un atto formale, come per esempio una delibera di consiglio comunale aperto.