Pubblichiamo il testo dell’intervista rilasciata il 2 maggio 2011 da Luigino Varin, candidato sindaco della Lista Civica Per Quarto, al giornalista del settimanale della diocesi di Venezia «Gente Veneta» Paolo Fusco. La stessa intervista è stata sottoposta a tutti i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative di Quarto d’Altino.

D: Le tre priorità del vostro programma:

  1. ci faremo portatori di una vera politica della partecipazione e della socialità, in cui i cittadini e i diversi “attori sociali” sono coinvolti direttamente nelle scelte relative allo sviluppo del “loro” paese, per un rilancio sociale, culturale ed economico condiviso.
  2. amministreremo in modo trasparente e onesto, efficiente e sostenibile (dal punto di vista economico, ambientale, sociale) e soprattutto vicino al cittadino, puntando da subito ad un’informazione capillare, costante e imparziale e a una semplificazione e diversificazione delle procedure di accesso ai servizi (sportello “reale” in municipio, sportello “virtuale” sul web, sportello “mobile” nelle frazioni)
  3. promuoveremo uno sviluppo equo, sostenibile e solidale, puntando a dare al paese una nuova vocazione (sociale, turistica, culturale e non esclusivamente residenziale) rendendolo al contempo nuovamente attraente prima di tutto per chi ci vive.

D: Nuova biblioteca presso l’edificio Ater e politiche culturali

Non è scontato che la soluzione migliore per la Biblioteca sia l’edificio acquistato con leasing in centro al paese. Riprenderemo quindi in mano con cognizione di causa l’analisi della situazione socio-culturale del paese – ferma ad uno studio di quasi 10 anni fa – per trovare una soluzione logisticamente più adeguata (quindi più vicina alle scuole) e al passo con i tempi sotto il profilo della proposta informativa e culturale, nonché della gestione, con il coinvolgimento dei giovani e delle associazioni, trasformando quindi la biblioteca in un vero volano delle attività socio-culturali e ricreative.

D: Palasport e piano di lottizzazione

Toglieremo dall’elenco dei beni pubblici alienabili l’area del Palazzetto e porteremo a compimento – attraverso un concorso di idee per giovani urbanisti e architetti, e con i cittadini come “giuria” – la proposta preliminare di valorizzazione dell’area, condivisa dai cittadini nell’ambito del laboratorio di progettazione partecipata Quartiere Sociale e di recente approvata con delibera di consiglio, in quanto fulcro di socialità per tutto il paese.

D: Via Stazione: chiudere il primo tratto per realizzare una piazza fino alla chiesa?

La realizzazione della piazza in continuità con il piazzale della chiesa potrebbe essere possibile senza per forza chiudere il primo tratto della via; la soluzione sarà comunque condivisa con i cittadini e i commercianti, e verrà inserita in uno studio generale e condiviso della viabilità del centro.

D: Quali politiche per le frazioni

Ci faremo carico delle priorità emerse nelle frazioni durante la stesura del programma elettorale partecipato, a partire dal rapporto centro/periferia, dai problemi di viabilità e mobilità e dagli spazi di socialità, aperti e chiusi.

D: Quale attenzione alle Politiche sociali

Miglioreremo – e, dove, necessario potenzieremo – i servizi verso le cosiddette “fasce deboli” o a rischio emarginazione (bambini, giovani, anziani, diversamente abili, migranti) promuovendo parallelamente una cultura della solidarietà che metta in moto dei processi virtuosi di sostegno reciproco tra i cittadini, coinvolgendo anche le numerosi associazioni attive sul territorio.

D: Costruire ancora nel territorio di Quarto?

Sì, purtroppo, visti i numerosi piani di recupero e di lottizzazione già approvati e non ancora avviati. Il nostro obiettivo è però quello di analizzare gli accordi sottostanti a questi progetti per individuare delle soluzioni che consentano una riqualificazione urbanistica compatibile con le reali esigenze abitative e di vivibilità dei cittadini, sbloccando l’attuale situazione di stallo. Nel frattempo, approveremo il PAT con il massimo coinvolgimento della cittadinanza, puntando al minimo consumo di territorio e il massimo recupero del volume edificato esistente, in modo tale che il nuovo strumento di pianificazione del territorio sia da guida al rilancio del nostro paese in un’ottica di vivibilità, socialità e ben-essere.

D: Alcune notizie su di lei e sulla lista (collocazione politica, età media, provenienze in breve)

(vedi il sito alla pagina Lista)