L'area ex Alcami vista dalla curva di via Aldo Moro

L’area ex Alcami vista dalla curva di via Aldo Moro

Recentemente l’amministrazione ha incontrato alcuni cittadini interessati alla creazione a Quarto d’Altino di un’area cosiddetta “di sgambatura cani”, la quale sarebbe stata identificata dalla maggioranza in una porzione del campetto da calcio dell’area ex Alcami, ovvero l’area verde che sta tra i giardini pubblici del Palazzetto e la scuola elementare.

Pur ritenendo cha la questione sia degna di essere affrontata, anche se in coda ad altre ben più urgenti, la localizzazione di tale intervento in un contesto residenziale e di parco pubblico è assolutamente sbagliata, in quanto non è ammissibile che per un intervento del genere si vada a sottrarre ai cittadini (bambini, giovani, famiglie, anziani) quel poco di verde pubblico presente in centro al paese.

Tra l’altro quella stessa area è stata oggetto, nel 2010, del laboratorio di progettazione partecipata Quartiere Sociale, i cui risultati – frutto della partecipazione di numerose persone del quartiere, e accolti con delibera di consiglio sia dalla precedente che dall’attuale amministrazione – prevedevano la realizzazione di due campetti sportivi polifunzionali.

8. Aree sportive di libero accesso
Potenziare e differenziare sull’intera area gli spazi dedicati alla libera attività sportiva tramite la sistemazione della pista polifunzionale adiacente al Palazzetto per il basket e la pallavolo e la realizzazione, nell’area ex-Alcami, di due “campetti” erbosi polifunzionali per calcio, rugby e sport “freestyle” (frisbee, racchettoni, etc.).

Riteniamo quindi che se un’area dev’essere individuata per tale scopo, dovrà trovarsi al di fuori dal perimetro dei giardini pubblici di via Aldo Moro e distante da importanti contesti residenziali, anche e soprattutto per un problema di sicurezza. Non dimentichiamo infatti che l’area di sgambatura serve ai cani di media-grossa taglia, e se una zuffa tra cani sfuggisse di mano ai proprietari e gli animali si riversassero sul parco gremito di bambini che giocano le conseguenze potrebbero essere tutt’altro che piacevoli…

Inoltre non riteniamo giusto che debba essere tutta la cittadinanza a far fronte alla spesa (ipotizzata dall’amministrazione stessa in circa 5mila euro) per l’allestimento di un’area che andrà a beneficio di una minima percentuale di abitanti del paese, visto che anche per priorità ben maggiori rispetto a questa la maggioranza da due anni a questa parte risponde sempre e solo: No ghe xé schei.

Piuttosto, che le persone interessate si costituiscano in associazione, che stipulino una convenzione con il Comune per la concessione, la gestione e il mantenimento di un’area adeguata (per dimensioni e ubicazione), e reperiscano i fondi per la realizzazione del strutture necessarie tramite l’auto-tassazione.

PS per avere un’idea di cos’è e di come funziona un’area di sgambatura cani rimandiamo al Regolamento aree di sgambatura cani del Comune di Forlì. Come leggerete, è tutt’altra cosa da un’oasi felice in cui mollare schiere di cani liberi di fare quello che vogliono dove vogliono…