Durante il consiglio comunale di giovedì 4 agosto è passata con la quasi unanimità dei voti la famosa manovra di bilancio con la quale, nelle intenzioni della maggioranza (e in linea con quanto “promesso” in campagna elettorale), si dovevano andare a recuperare i soldi necessari a far fronte ai tagli introdotti dalla precedente amministrazione in tema di buoni mensa, trasporto scolastico, rette dell’asilo nido e sostegno economico alle due scuole materne parrocchiali del paese.
(Ricordiamo tra parentesi che quei tagli ai servizi scolastici erano la conseguenza quasi diretta della diminuzione dell’ICI sui terreni edificabili, la quale aveva portato a una minore entrata nelle casse del comune di circa 80mila euro. Riduzione che attualmente rimane invariata, nonostante a nostro avviso si dovrebbero studiare dei sistemi per sbloccare la situazione, tra cui la possibilità di frazionare i terreni o di farli tornare da edificabili a agricoli).
Il fatto è che, leggendo la manovra, salta subito all’occhio un fatto molto importante, cioè che nonostante sia sempre stata presentata dalla maggioranza, sindaco in primis (in questo come nei precedenti consigli comunali, oltre che in conferenza dei capigruppo), come una manovra essenzialmente strumentale al recupero dei tagli operati dalla precedente amministrazione, in realtà, a parte una voce di aumento dei contributi alle scuole dell’infanzia paritarie (37mila euro contro i 31mila precedenti), non si trova nessun riferimento – diretto o indiretto – né ai buoni mensa, né al trasporto scolastico, né alle rette dell’asilo nido.