Recentemente la maggioranza ha convocato i gruppi di opposizione per discutere del bilancio di previsione 2012 di prossima approvazione.

Oggetto di discussione è stata in particolare la necessità di recuperare margini in tema di entrate ordinarie, stante uno sbilancio negativo di €630.000, generato da un eccesso di spese ordinarie, a dire della maggioranza praticamente incomprimibili, rispetto alle entrate ordinarie.

La proposta della maggioranza, considerata l’ancora incerto gettito complessivo da IMU (Imposta Municipale Unica), si è orientata esclusivamente sull’incremento dell’IMU (da 0,4% a 0,5% sulle prime case, da 0,76% a 0,9% su seconde case e terreni edificabili) e dell’addizionale IRPEF per un ulteriore 0,1% (da 0,6% a 0,7%).

Stante l’ingente aumento della pressione fiscale e del costo dei servizi che tutti stiamo subendo, la nostra posizione ha teso fin da subito:

  1. alla verifica della possibilità di comprimere le uscite ordinarie, cercando di far emergere l’eventuale presenza di margini di riduzione, soprattutto in capitoli di spesa che non tocchino i servizi alla persona;
  2. alla verifica della presenza di possibilità alternative di entrata , che non si scarichino ulteriormente sulla comunità altinate.

Le soluzioni che abbiamo individuato e che riteniamo la maggioranza debba considerare ed analizzare in termini di fattibilità, in quanto proposte, prima che di un gruppo di opposizione, di un gruppo di cittadini partecipi della vita politica del paese, sono le seguenti.

 

INTRODUZIONE DELLA TASSA DI SOGGIORNO

L’allegato B al disegno di legge regionale in materia di sviluppo e sostenibilità del turismo del Veneto inserisce Quarto d’Altino tra le «città d’arte e paesaggio culturale» ed il decreto sul federalismo municipale istituisce «l’imposta di soggiorno, affidando ai Comuni capoluogo di provincia ed alle città turistiche e d’arte la possibilità di istituire un’imposta fino a 5 euro per notte a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive, con destinazione del relativo gettito ad alcune specifiche finalità, tra cui quelle a favore del turismo».

Chiediamo all’Amministrazione di verificare, con gli uffici competenti, la concreta possibilità di istituire l’imposta di soggiorno che, considerate le presenze a Quarto d’Altino degli ultimi 4 anni (oltre 130.000 presenze in media, con una punta nel 2007 di 163.388 – fonte dato Regione del Veneto) potrebbe portare ad una stabile fonte di entrata, della quale una parte da reinvestire nel medesimo settore turistico. A tal proposito ricordiamo che in attesa che il succitato disegno di legge regionale diventi attuativo, la Regione Veneto, con delibera di Giunta n. 743 del 2 maggio 2012, ha stabilito che fa fede l’elenco inserito nella Legge regionale 4 novembre 2002, n. 33, in cui Quarto d’Altino è inserita nell’ambito del “Sistema turistico locale n. 6 – Venezia”.

 

REALIZZAZIONE DI PARCHEGGI A PAGAMENTO PER NON RESIDENTI

Considerata la forte presenza di veicoli di cittadini non residenti che in parte sostano nel comune di Quarto d’Altino per l’accesso al servizio ferroviario, chiediamo all’Amministrazione di valutare la possibilità di trasformare i parcheggi adiacenti alla stazione ferroviaria in parcheggi a pagamento per non residenti, istituendo una tariffa che compensi in parte l’utilizzo di strade e parcheggi comunali ed in parte il danno da inquinamento arrecato alla salute dei cittadini residenti.

Lo stesso dicasi per l’attracco sul Sile, oggi ad accesso libero, per il quale è possibile e auspicabile richiedere ai non residenti un pedaggio.

Gli interventi sopra citati hanno il vantaggio di essere velocemente realizzabili e a basso costo ma con un effetto diretto sulle entrate a bilancio.

Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre evidenziato con forza che il circolo vizioso del continuo aumento della spesa può essere interrotto solo con interventi strutturali di risparmio: riteniamo per esempio insensato ristrutturare immobili di proprietà comunale senza prevedere adeguati interventi di risparmio energetico così come insensato è non imporre, come vincolo alle nuove lottizzazioni, la realizzazione di linee elettriche che si autosostengano.

Fino ad oggi le opere di urbanizzazione primaria a fronte di nuove lottizzazioni si sono trasformate solo in maggiori oneri di gestione per l’Amministrazione. Chiediamo pertanto con forza che da subito si dia avvio ad un ciclo virtuoso di risparmio.