Dopo lo sfregio dell’estate 2012 la scure della giunta altinate torna ad abbattersi sui tigli di piazza San Michele.
A quanto pare lo scempio del taglio degli alberi in piazza San Michele non si ferma, nonostante le dure critiche avanzate dalla cittadinanza e dal gruppo “per quarto” dopo l’abbattimento dei 4 tigli avvenuto nell’estate del 2012 perché – secondo l’amministrazione – disturbavano esteticamente la nuova piazza e il nuovo municipio.
A finire questa volta sotto la scure della scarsa sensibilità naturalistica, paesaggistica e storico-culturale di chi ci amministra sarà l’ultimo tiglio di via Marconi, quello che chiude idealmente ciò che resta del filare di alberi che per più di mezzo secolo ha abbracciato, abbellito e ombreggiato l’area di piazza San Michele un tempo occupata dalla scuola elementare del capoluogo e da un’ampia area verde dove originariamente era stato eretto il monumento ai Caduti della Grande Guerra, e sulla quale ora sorge una piazza sempre più spoglia e disadorna.
Ma in base a quale altra urgenza ambientale, urbanistica o architettonica verrà sottratto questo ennesimo albero al centro del paese? Stando ad un avviso affisso sul fusto dell’albero, e sparito nel giro di poche ore, la pianta si sarebbe ammalata. Sarà mica per colpa dell’ignobile incravattamento di cemento che l’amministrazione le ha regalato alcuni mesi fa nell’ambito della realizzazione dei parcheggi sul retro della nuova piazza San Michele!?
Negli scorsi giorni sono stati abbattuti anche una decina di platani lungo la strada per Portegrandi (7 all’altezza dell’Oasi di Trepalade, tre o quattro tra il campo da calcio comunale e il cimitero, nell’ambito del rifacimento delle fognature) e almeno altri 5 verranno inevitabilmente tagliati per far spazio alla rotonda della nuova circonvallazione, all’altezza dell’ex ICM.
Anche queste piante, da quanto ne sappiamo, non erano malate né compromettevano la sicurezza stradale, trovandosi oltre il guardrail.
È ora di smetterla con questi continui attacchi indiscriminati al patrimonio arboreo del paese!
Gli alberi, e in special modo quelli con una valenza identitaria e sociale oltre che naturalistica ed ecologica, non vanno abbattuti ma tutelati e salvaguardati, in quanto bene pubblico. E l’articolo 7 della recente Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) è molto chiaro a riguardo, identificando come “alberi monumentali” anche «i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani»: e tali sono sia i tigli di piazza San Michele che i filari di platani che da decenni caratterizzano il nostro paesaggio urbano e semi-urbano.
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Sul tema degli alberi in piazza San Michele abbiamo pubblicato più di un articolo. Te li segnaliamo:
Cementificare il colletto della pianta, come si vede bene dalla foto , equivale condannarla a sicura morte . Tanto valeva che lo abbattessero subito, almeno si risparmiava il cemento ed il costo della relativa operazione . Vergogna ! continuiamo ad abbattere alberi e così a farci del male !! I nostri figli e nipoti ci ” ringrazieranno “.
Scriveva H. HESSE : GLI ALBERI SONO SANTUARI. CHI SA PARLARE CON LORO , CHI LI SA ASCOLTARE , CONOSCE LA VERITA’. ESSI NON PREDICANO DOTTRINE E PRECETTI, PREDICANO LA LEGGE PRIMIGENIA DELLA VITA “.
Marcella