Anche lo strumento urbanistico con cui si sta per decidere il “nuovo” futuro del paese avanza tra mezze bugie e mezze verità. Si abbagliano i cittadini con la promessa di un fantasioso «parco urbano» e un insostenibile «polo culturale» e intanto si convertono decine di migliaia di metri cubi di edificabilità residenziale in edificabilità produttiva, commerciale e alberghiera.
Come ormai si ripete da troppo tempo, le scelte importanti della maggioranza per il nostro territorio vengono riportate con termini e riferimenti molto ambigui e spesso non corrispondenti alla realtà dei fatti. (altro…)